Per trent’anni due persone che vivevano nel centro di Milano - lui in piazza Fontana, lei in via Bagutta - si scambiano lettere. Non si potevano telefonare, né incontrare al bar o in biblioteca. Perché lui era l’arcivescovo e l’organizzazione della sua vita era incompatibile con i ritmi di quella di lei, giornalista, moglie di Giorgio Bocca, madre di tre figli. È la giornalista a prendere l’iniziativa, e lui risponde. Le lettere approfondiscono il rapporto di lavoro. Lei lo segue per la Repubblica da quando papa Wojtyla ha mandato lui, biblista, a Milano come arcivescovo. Carlo Maria Martini è ben contento di conoscere le reazioni di una persona agnostica al suo impegno pastorale. Silvia Giacomoni è felice di colmare le sue lacune in campo religioso. Parlano del comunicare personale e mediatico, progettano cattedre dei non credenti, discutono di ecumenismo, si interrogano sull’aborto, sulla preghiera. Insomma, lo scibile di quegli anni milanesi è per loro materia quotidiana sullo sfondo delle grandi questioni poste dalla Bibbia. Ed è proprio la parafrasi che Silvia scriverà dell’Antico Testamento, nel tempo della pensione di Martini, la spia del gran cambiamento, conversione compresa, avvenuto in lei nel corso di quegli anni.
Silvia Giacomoni presenta il suo epistolario con Carlo Maria Martini in dialogo con Alberto Porro della Fondazione Carlo Maria Martini.
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Silvia Giacomoni (Genova, 1938) si è laureata in Lettere a Milano. Ha insegnato, ha tradotto e ha lavorato per il quotidiano la Repubblica sin dalla fondazione. Ha pubblicato inchieste giornalistiche e romanzi: Miseria e nobiltà della ricerca in Italia (1979); L’Italia della moda (1984); Designer italiani (1988); La stanza vuota (1989); Ecce coppia (1990); Vieni qua, assassina (1993). Si è quindi dedicata agli studi biblici pubblicando, tra l’altro: L’ira di Dio (1995), antologia di scritti di Carlo Maria Martini; La Nuova Bibbia Salani (2007), parafrasi dell’Antico Testamento; Dice Matteo (2007), riscrittura del Primo Vangelo; Alessandro Manzoni (2008), ritratti dello scrittore che mettono in luce l’influenza della Bibbia sulla sua opera; Bibbia, libri e giornali (2017), intervista a cura di Pietro Mariani Cerati e Luigi Rigazzi, con prefazione di Bruno Segre.
Alberto Porro, milanese, coordina l’attività editoriale della Fondazione Carlo Maria Martini. Si occupa da sempre di editoria, marketing e publishing con una particolare attenzione agli sviluppi digitali.
La Fondazione Carlo Maria Martini promuove la conoscenza e lo studio dell’opera del cardinale Carlo Maria Martini (Torino 1927 - Gallarate 2012), gesuita, biblista di fama internazionale e Arcivescovo a Milano dal 1979 al 2002. L’Archivio digitale della Fondazione rende disponibili al pubblico documenti, foto, audio, scritti autografi e testimonianze relative alla vita e all’opera di Carlo Maria Martini. Un particolare attenzione viene dedicata al pubblico dei giovani e ai percorsi di conoscenza e crescita personale, civile e comunitaria.
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