Il teatro è relazione: intervista a Serena Sinigaglia

lunedì 18 maggio Tutto il giorno

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La “rinunciabile importanza” del teatro. In questo periodo di emergenza non poter aver a che fare con le persone è forse l’antitesi del teatro?

“Ti sorprenderò ma una delle ragioni per cui uno fa teatro è per combattere un senso di solitudine esistenziale, per ricordarsi di essere uno in mezzo a molti, ma proprio per questo credo il covid e la quarantena ci doti, a noi teatranti, di sistemi per combattere quel senso di solitudine, perché in fondo lo alleni così tanto che ti ritrovi abituato”.

Regista e Direttrice artistica del Teatro Ringhiera ATIR, Serena Sinigaglia si diploma al corso di regia teatrale presso la Civica Scuola D’Arte Drammatica Paolo e nel 1996 è fondatrice e direttore artistico della Compagnia ATIR.

Il suo percorso registico da sempre si è articolato attraverso diversi filoni: accanto ai grandi autori del passato Serena Sinigaglia ha sempre portato avanti anche il repertorio contemporaneo e si misura molte volte anche con l’opera lirica.

Tra i premi si ricordano: Premio nazionale di regia al femminile Donnediscena (2005), Premio Franco Enriquez (2006), Premio Hystrio alla compagnia ATIR (2006) e quello al Teatro Ringhiera (2012), Premio Milanodonna 2007 del Comune di Milano, Medaglia d’oro 2007 conferita dalla provincia di Milano per l’attività promossa dall’ATIR, Premio Rhegium Julii 2008 per la miglior opera prima col romanzo “E tutto fu diverso”, Premio Milano per il Teatro 2009 per il miglior spettacolo con “L’Aggancio”, Premio UNU 2009 per “La bellezza e l’inferno”, Premio Hystrio 2012 al Teatro Ringhiera, Ambrogino d’oro 2012 al Teatro Ringhiera, Premio ANCT 2014 alla carriera, Premio Hystrio 2015 alla regia.



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