
IMMERGERSI NELL'ANTROPOCENE
LA FOTOGRAFIA NATURALISTICA SUBACQUEA IN TEMPI DI CRISI AMBIENTALE
LA FOTOGRAFIA NATURALISTICA SUBACQUEA IN TEMPI DI CRISI AMBIENTALE
La Centrale dell’Acqua di Milano e Verdeacqua vi invitano ad un’occasione straordinaria per condividere con fotografi di fama internazionale le difficoltà tecniche che si nascondono dietro allo scatto fotografico naturalistico, scoprire come narrare i delicati ambienti marini e rendersi conto di cosa stanno mutando per l’impatto antropico.
5 appuntamenti, 5 fotografi, 5 stili per raccontare la natura sommersa e il rapporto di mari e oceani con le sempre più ingombranti società umane.
5 appuntamenti, 5 fotografi, 5 stili per raccontare la natura sommersa e il rapporto di mari e oceani con le sempre più ingombranti società umane.
Si inizia con Massimo Boyer, biologo marino, autore di libri e direttore di ScubaZone e di ScubaPortal, professore a contratto di fotografia subacquea presso l’Università di Genova, ha trascorso 15 anni in Indonesia lavorando nel campo del turismo subacqueo, racconta il proprio stile fotografico e la propria formazione, di “nativo analogico passato al digitale”.
Elementi fondamentali dello stile di Boyer sono la pazienza, la conoscenza dei fenomeni ritratti, la prontezza e la capacità di cogliere l’attimo. In un mondo che cerca sempre il massimo risultato col minimo sforzo e che va verso l’omologazione, è basilare riprendere gli animali nel loro ambiente e mentre fanno qualcosa, la fotografia naturalistica solo così diventa strumento utile per raccontare qualcosa, su come e dove vive ciascun animale. Aneddoti e ricordi decorano la storia.
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