La voce dei prediletti

lunedì 13 maggio dalle ore 21:00 alle ore 22:30

Incontri tra poeti a cura di Milo De Angelis (Teatro Out Off)

GIANCARLO PONTIGGIA E CHARLES BAUDELAIRE

Giancarlo Pontiggia (1952), milanese, ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche: Con parole remote (Guanda, 1998), Bosco del tempo (Guanda, 2005) – entrambe riedite nel volume complessivo Origini (Interlinea, 2015) –, Il moto delle cose (Mondadori, 2017). Per il teatro ha scritto Stazioni (Nuova Magenta, 2010) e Ades. Tetralogia del sottosuolo (Neos, 2017). Saggi di poetica e riflessioni sulla letteratura si trovano nei volumi Esercizi di resistenza e di passione (Medusa, 2002), Lo stadio di Nemea (Moretti & Vitali, 2013), Undici dialoghi sulla poesia (La Vita Felice, 2014). Ha tradotto dal francese (Sade, Nerval, Mallarmé, Valéry, Céline, Supervielle, Bonnefoy) e dalle lingue classiche (Saffo, Pindaro, Sallustio, Rutilio Namaziano, Disticha Catonis).

Charles Baudelaire (Parigi 1821 - 1867). Autore di un unico libro di poesie, Les fleurs du mal (1857), esercitò un'influenza notevolissima sulla scuola simbolista, su Verlaine, Mallarmé, Rimbaud e su tutta la successiva poesia francese ed europea. Concependo la poesia come fenomeno irrazionale, unico e inimitabile, Baudelaire ritrasse anche gli aspetti più oscuri e scabrosi, trasfigurandoli in un linguaggio stilisticamente elaborato, con immagini, simboli e "corrispondenze" di grande efficacia. Visse la tormentata malinconia di una condizione di caduta e di rinuncia, la noia che opprime e isola, gli slanci verso ideali di bellezza assoluta, le rivolte, i rinnegamenti, le evasioni verso i regni della voluttà, del vizio, dell'autoesaltazione, del sogno e della morte, con un senso quasi religioso della colpa, una lucida coscienza del peccato e un miraggio di suprema elevazione.

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