Nei primi decenni di funzionamento dell’Acquedotto la “pompa del vuoto”, denominata scherzosamente “cavallino”, era utilizzata per creare il vuoto e permettere alla “pompa di spinta” di sollevare l’acqua dai pozzi. Nei primi anni del Novecento il livello della falda si trovava a 2 - 3 metri sotto il piano di campagna; non disponendo di una tecnologia adeguata per l’aspirazione dell’acqua, la sala macchine veniva costruita il più vicino possibile al livello di falda.