Il venturimetro, in funzione presso la Centrale Cenisio dal 1906 fino alla fine degli anni Ottanta, era collegato alla tubazione e misurava la quantità d’acqua immessa nella rete civica. I due quadranti indicavano la portata istantanea, ossia i metri cubi di flusso. La registrazione avveniva mediante un pennino ad inchiostro che marcava la carta millimetrata fissata al rullo e il funzionamento era garantito da un meccanismo particolare con ricarica a chiave. Alla mezzanotte di ogni giorno la carta veniva sostituita e la registrazione era inviata ad un apposito ufficio che si occupava di censire i consumi cittadini.