Per poter avviare la progettazione della fognatura generale della città, era indispensabile procedere al rilievo della giacitura altimetrica della città.
Sulla mappa che avete di fronte a voi, sono tracciate: la linea A-B, ovvero la linea di massima pendenza del terreno, e quella perpendicolare C-D.
Inoltre, il sottosuolo di Milano è interessato dalla presenza di acque sotterranee (falda freatica) il cui livello, all’epoca del progetto, risultava piuttosto prossimo alla superficie (tra 2 e 5 metri).
La conoscenza del livello delle acque sotterranee, oltre che essere importante per una migliore esecuzione dei lavori di scavo, serviva per rilevare possibili interferenze con i nuovi condotti, in modo da definire i provvedimenti da adottare evitando possibili contaminazioni delle acque di falda.
A tale scopo, venne posta la massima attenzione per la costruzione di condotti impermeabili e la realizzazione di speciali drenaggi al di sotto di essi con lo scopo di alleggerire la pressione esterna della falda.
Il livello della falda freatica venne determinato sulla base delle misurazioni eseguite nel 1899 su 429 pozzi e fontanili distribuiti nel territorio cittadino (rilievi piezometrici).
Sulla base della livellazione del terreno e delle misurazioni piezometriche venne redatta la presente carta “isoipse” ovvero con l’indicazione delle curve di livello che uniscono i punti con uguale altezza del suolo (linee rosse) e del livello della falda (linee blu), tenendo come riferimento l’altezza del livello del mare di Genova.