La statistica dei costi è importante per ogni buona gestione. Su tale argomento, nel 1938 Antonio Cecchi, all’epoca Direttore del Servizio d’Acquedotto, presenta una relazione in un articolo pubblicato sul fascicolo n. 6 della rivista Milano. Ricorda che un paio d’anni prima, su suggerimento del Vice Podestà Franco Marinotti, si era avviata una contabilità industriale completa. Cecchi spiega che era basata su rilievi dettagliati e scrupolosi di tutte le spese e sulla loro classificazione sistematica organizzata in modo da poter fornire, in ogni momento, sia in valore assoluto che sotto forma di indici, un quadro completo d’ogni attività. Nel caso dell’Acquedotto di Milano la contabilità forniva mensilmente alla Direzione del Servizio un fascicolo di prospetti analitici comprendenti venti tavole numeriche riguardanti: Manodopera, Materiali, Sollevamento Manutenzione impianti, Manutenzione contatori, Oneri patrimoniali, Ripartizione spese, Lavori non riguardanti l’esercizio, Spese accessorie e Conguagli. Da questi prospetti analitici venivano ricavati i principali valori assoluti e gli indici più significativi che insieme erano raccolti in un fascicolo dei prospetti riassuntivi di un intero anno.