Durante la realizzazione del Progetto Generale venne eseguito il rilievo della profondità dei locali sotterranei degli edifici esistenti per verificare la possibilità di assicurare il recapito nei condotti di fognatura di scarichi provenienti dagli ambienti al di sotto del piano stradale.
Dagli studi effettuati emerse che la profondità media delle cantine si manteneva intorno ai tre metri (questo anche in conseguenza dell’elevato livello della falda freatica).
Sebbene in molti casi la profondità dei condotti fognari risultasse maggiore, consentendo in teoria lo scarico per gravità delle acque provenienti da gran parte dei locali sotterranei, si valutò che in caso di piogge intense il livello di riempimento della fognatura avrebbe potuto creare rigurgiti e allagamenti nei locali al di sotto del piano stradale.
Pertanto, per motivi di sicurezza idraulica, nel Regolamento di fognatura del 1907 venne stabilito che “nessuno degli apparecchi di scarico della fognatura domestica dovrà avere la bocca ad un livello inferiore al piano stradale”.
Tale divieto è stato sostanzialmente mantenuto precisando che, mentre gli scarichi provenienti dai locali esistenti al di sopra del piano stradale possono essere condotti direttamente in fognatura, quelli provenienti dai piani inferiori devono essere immessi nei canali sotterranei separatamente tramite impianto di sollevamento.