L’edificio della Centrale Comasina si eleva fuori terra fin dal 1908, fra via Luigi Federico Menabrea e piazzale Carlo Maciachini; è ben riconoscibile nel panorama urbano, anche per via della scritta ACQUA POTABILE posta in alto al centro della facciata. L’impianto di sollevamento documentato dalle foto d’epoca era all’avanguardia, tanto da essere visitato il 18 aprile 1912 ed il 24 aprile 1914 dagli allievi ingegneri industriali del Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano (poi Politecnico). Gli studenti erano accompagnati dal professor Ettore Paladini e dagli ingegneri Minorini, Franceschini e Serralunga, progettisti dell’Ufficio Tecnico Comunale. La sala macchine si raggiungeva e ancora si raggiunge scendendo l’elegante scala in ferro girante a volo con due rampe. Nel 1940 era stato allestito uno dei “magazzini dell’antiaerea”, con la costruzione di un rifugio antiaereo sotterraneo, ancora oggi esistente. Completamente ristrutturata nel 1982, oggi è una centrale di media potenzialità.