L’11 luglio 1955 il Consiglio Comunale di Milano vara la delibera che dà vita a MM, la società che gestirà una delle più grandi avventure della modernizzazione di Milano: la costruzione delle linee metropolitane.
Da allora, MM ha contribuito, linea per linea, infrastruttura dopo infrastruttura, a copertura dell’intera geografia urbana, alla trasformazione della città e dei suoi cittadini.
Due storie che si intrecciano -quella della città, quella di MM- sono le protagoniste di “Che impresa, fare città!”, la nuova mostra che aprirà ai visitatori domenica 31 ottobre 2021 presso la Centrale dell’Acqua di piazza Diocleziano.
“Che impresa, fare città!” è uno scavo materiale e immateriale nella storia locale: una storia di orgoglio, di appartenenze, di competenza, nell’esperienza di tutti i milanesi nativi e adottivi, residenti e city-users. Negli anni Milano è migliorata e ha mantenuto la sua promessa ambrosiana: partecipazione, inclusione, modernità, disponibilità di infrastrutture. Questa mostra è un invito a pensare alle sue reti di trasporto, all’acqua pubblica all’edilizia residenziale pubblica, alle strutture pubbliche per la cultura, per la formazione, per i servizi (di rango, policentriche, diffuse e puntuali). In questa progressiva attività di miglioramento MM è sempre stata al fianco della città.
“Che impresa, fare città!” è dunque un lungo percorso che contiene storie particolari in un intreccio storico di grande importanza (la ricostruzione postbellica, la strategia di mobilità degli anni 80, le riqualificazioni urbane, Expo 2015…).
L’allestimento conduce per mano il visitatore lungo la storia della città in particolari momenti di trasformazione, con un focus particolare sulle commesse che, più di altre, hanno contribuito alla trasformazione urbana di Milano.
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Questo è un piccolo assaggio dell’esperienza immersiva in 3D che vi aspetta in Centrale, alla scoperta dei progetti realizzati da MM in oltre 60 anni di storia.
Una mostra che si evolverà nel corso dell’esposizione, dove ogni mese è dedicato a una “decade”: si parte dagli anni 50 e 60, ovvero dalla linea 1 della metropolitana (la “Rossa”), che ha rappresentato un momento importante per la città di Milano. Quando il primo novembre 1964 i milanesi scesero incuriositi sottoterra scoprirono un nuovo mondo, con moderni treni bianchi e rossi dalle forme accattivanti che correvano in galleria e collegavano in pochi minuti tante stazioni caratterizzate da una architettura moderna e funzionale. Alla sorpresa si aggiunse una sensazione mista di orgoglio per qualche cosa che apparteneva loro e per essere entrati a pieno titolo tra le metropoli europee.