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La mostra s’inserisce all’interno di una cornice di oltre 200 appuntamenti chiamata “#InCentrale”, che fino a luglio 2021 sarà incentrata sul ruolo dei saperi tecnici nella società contemporanea e sulla dimensione identitaria della città.
“Figure” rappresenta il primo pilastro di questo palinsesto, attorno al quale abbiamo intrecciato una serie di appuntamenti dedicati ad approfondire non solo le molte sfaccettature di Primo Levi, ma anche più in generale la cultura politecnica, il rapporto tra letteratura e industria, la memoria e la scienza.
Marco Belpoliti, curatore delle Opere complete (Einaudi), ripercorre la vita e le opere dello scrittore torinese, testimone dei lager nazisti come anche poliedro dalle tante facce: narratore poeta, traduttore, chimico, artista, antropologo, linguista, etologo. Il racconto sarà accompagnato dai disegni realizzati in diretta da Pietro Scarnera.
Stefano Levi Della Torre, architetto, pittore e saggista, è attivo sostenitore di una visione laica dell’ebraismo. È autore di numerosi saggi, tra i quali Il forno di Akhnai. Una discussione talmudica sulla catastrofe (2010), Democrazia, legge e coscienza (con Claudio Magris, 2010), Laicità, grazie a Dio (2012). Il suo ultimo volume è Dio (Bollati Boringhieri, 2020). Interdisciplinare, infinita per sua natura, la questione di Dio pervade il mondo, che si sia credenti o meno, e si palesa in ogni ambito dell’umano, dalla teologia alla scienza, dall’arte alla filosofia, in un rincorrersi di paradossi e intuizioni.
Una performance inedita in occasione della Giornata della Memoria realizzata da Sabrina Brazzo – étoile internazionale e prima ballerina del Teatro alla Scala, nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana- e Andrea Volpintesta -Primo Ballerino Internazionale e Ballerino del Teatro alla Scala, Direttore Artistico della Jas Art Ballet, Coach Master di Danza e Repertorio Classico.
I sommersi e i salvati è l’ultimo libro scritto e pubblicato da Primo Levi. Percepito a lungo dalla critica come un libro-testamento, ha avuto in realtà una lunga genesi, che attraversa quasi trent’anni della vita dello scrittore. Bisogna sovrapporre la biografia di Levi a interi decenni di storia d’Italia e d’Europa, dove l’infinitamente grande – l’elaborazione del passato e le sue proiezioni sul presente – incrocia l’infinitamente piccolo: come nel caso del giovane soldato delle SS che, in punto di morte, chiede il perdono di un prigioniero ebreo.
Ricorrono i 50 anni dalla pubblicazione dell’antologia di racconti fantascientifici di Primo Levi Vizio di forma (che avrebbe dovuto intitolarsi Ottima è l’acqua): la fantascienza di Levi è il tentativo, etico e letterario al tempo stesso, di costruire un ponte tra le cosiddette “due culture”, quella scientifica e quella umanistica, ma anche tra la realtà di Auschwitz e le “smagliature” – i “vizi di forma”, appunto – della razionalità contemporanea”.
Insieme a Giuseppe Langella, Professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, abbiamo ripercorso le tappe della letteratura di fabbrica in Italia, soffermandoci poi su “La chiave a stella” di Primo Levi.
Chi non ha mai sentito parlare della tavola periodica degli elementi, compilata dal chimico russo Dmitrij Mendeleev nel lontano 1869? Ad essa è dedicato il nuovo numero di Comics&Science “The Periodic Issue” (CNR Edizioni).
Il graphic novel di Pietro Scarnera racconta la vita e la poetica di Primo Levi, basandosi esclusivamente su episodi raccontati o citati dallo stesso Levi, a partire dal ritorno a casa dopo la guerra, nel 1945, fino all’ultima opera “I sommersi e i salvati“.
Juan Carlos De Martin è vice rettore del Politecnico di Torino per la cultura e la comunicazione e Professore ordinario presso il Dipartimento di Automatica e Informatica.
Un percorso affascinante tra le profonde trasformazioni che stiamo attraversando, tra umano e tecnologia, ispirato dai racconti fantascientifici di Primo Levi. Immaginiamo un futuro in cui sapiens supertecnologici controlleranno, con le loro intelligenze aumentate, il mondo; mentre altri sapiens desueti, saranno relegati a un ruolo marginale.
Charles Darwin è nel suo ufficio e sta scrivendo il suo famoso libro “L’origine delle specie”, alla presenza dei suoi bambini che giocano. Incuriositi, gli chiedono una storia, e Darwin torna indietro al proprio mitico viaggio del 1831. La spedizione verso terre lontane e ricche di promesse sarà piena di prove. Mentre le sue scoperte sulla flora e la fauna lo colmano di ammirazione e confusione, la frequentazione di schiavisti lo spinge a mettere in discussione i valori morali dei suoi contemporanei.
“Finitudine”, il cui sottotitolo recita “Un romanzo filosofico su fragilità e libertà”, è la storia della vera amicizia tra due Premi Nobel, lo scrittore Albert Camus e il genetista Jacques Monod, che stanno scrivendo un libro insieme, occasione per condividere una visione del mondo dove la scienza ha svelato la finitudine di tutte le cose.
Quattro amiche all’inizio degli anni Trenta danno vita al Gruppo femminile calciatrici milanese, la prima squadra di calcio femminile in Italia. Ma l’Italia di allora è fascista e man mano che il gruppo si allarga, diventa una vera formazione e comincia a far parlare di sé sui giornali, il regime entra in allarme.
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